Scoprire la magia del legno
Il racconto della visita dei bambini della scuola elementare di Rancate presso la nostra sede.
Per un bambino in età scolare uno degli aspetti più educativi per la crescita e la formazione è quello dell’esperienza diretta. L’osservazione, il contatto, l’imparare cosa ci sia dietro un prodotto di consumo giornaliero.
La scoperta di un mondo sconosciuto, però, spesso prevede la presenza di una guida esperta che sia in grado accompagnarlo nel percorso. Ed è questa, in stanza, la filosofia che ha fatto da sfondo alla collaborazione tra la Pirmin Murer Falegnameria SA e la scuola elementare di Rancate. Due maestre, Simona Cantaluppi e Tatiana Ferrari, sono state le protagoniste – insieme alle loro classi di giovanissimi scolari – di una vera e propria immersione nel mondo del legno.
Un viaggio che ha preso il via in uno dei tanti boschi presenti nel territorio: quella culla naturale di alberi che, da oltre 40 anni, grazie all’esperienza, alla cura e al trattamento dei professionisti della Pirmin Murer Falegnameria SA, diventano porte, finestre e mobili presenti in tante case.
«Da 5 anni svolgo il mio ruolo di maestra nella scuola elementare di Rancate – ci ha raccontato Simona Cantaluppi – e da sempre credo che uno degli aspetti educativi di maggior impatto per i bambini sia l’esperienza dal vivo. Grazie alla Pirmin Murer Falegnameria siamo riusciti a coronare questo desiderio». Simona Cantaluppi è una maestra quasi trentenne, ed è stata lei a prendere per mano i suoi studenti per accompagnare e sostenere nel momento della conoscenza.
«Ci siamo trovati molto bene, in particolare grazie all’accoglienza di Luca Canobbio – direttore di Pirmin Murer Falegnameria SA, ndr -, che ha speso il suo tempo per accompagnarci di persona in ogni singola esperienza vissuta all’interno della principale sede aziendale. I bambini – ha aggiunto la maestra – sono stati, letteralmente, rapiti dalla magia che si prendeva forma davanti ai loro occhi. Siamo stati testimoni della creazione di un albero di Natale che, successivamente, è stato trasferito nella nostra scuola, un momento di grande trepidazione e gioia per tutti i nostri bambini. La loro emozione ha raggiunto il culmine quando si sono trovati di fronte a uno splendido planisfero. Difficilmente potranno dimenticare un’esperienza del genere». Una collaborazione, quella tra Pirmin Murer Falegnameria SA e la scuola di Rancate, che nasce grazie a un’iniziativa precisa dell’azienda di Mendrisio. «Abbiamo ricevuto, come tutte le altre scuole della regione, un invito diretto da parte della Pirmin. La possibilità è stata accolta con entusiasmo e abbiamo deciso, insieme alla collega Tatiana Ferrari, di aderire e partecipare alla visita».
I bambini sono stati testimoni del matrimonio tra tecnologia e capacità umane. Le regolazioni computerizzate permettono, infatti, la creazione di prodotti di grande precisione che, però, non potrebbero essere realizzati senza l’occhio attento ed esperto dei professionisti della Pirmin Murer Falegnameria SA. La scelta del materiale è fondamentale e solo sfruttando la grande esperienza acquisita nel tempo è possibile puntare sul legno migliore per la realizzazione del prodotto finale.
Gli scolari non hanno, quindi, solo respirato la cultura aziendale e avuto l’occasione di fare un’esperienza diretta delle varie fasi del processo produttivo, ma soprattutto hanno toccato con mano quanto una creazione possa diventare motivo di studio e apprendimento futuro: il planisfero, che tanto ha emozionato i bambini, è infatti diventato uno degli strumenti di studio presenti nella scuola di Rancate.
Un oggetto magico, che permette loro di “viaggiare” per il mondo e scoprire le peculiarità dei vari territori, come anche la vastità del pianeta in cui vivono.
Un’esperienza, quella della scuola elementare di Rancate con Pirmin Murer Falegnameria SA, che rappresenta un limpido esempio di quanto possa essere importante fare rete tra le varie realtà presenti in Ticino: «A mio avviso questo tipo di iniziative – ha concluso Simona Cantaluppi – vanno incentivate e moltiplicate. È stato bellissimo, per noi, vedere i nostri bambini interagire con i professionisti presenti e imparare tanto da questa esperienza. Hanno vissuto passo passo cosa ci sia dietro la produzione di oggetti e componenti d’arredo presenti nelle loro case, imparando ad apprezzare in modo del tutto nuovo oggetti tutti questi prodotti. Per esempio, il processo produttivo di un armadio li ha stupiti e incuriositi. Siamo assolutamente soddisfatti della crescita che questa esperienza ha generato».
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